Aviation

Tempest, la firma sul futuro

Firmata la dichiarazione di intenti tra le aziende leader che inaugura il nuovo asse della difesa Italo-Inglese, Avio Aero in prima linea nel programma militare europeo del futuro.

Sep 2019

Avio Aero, Leonardo Italia, Elettronica e MBDA Italia da una parte e BAE Systems, Leonardo UK, Rolls Royce e MBDA UK dall’altra. Questa è la squadra di grandi aziende che al Defence & Security Equipment International (DSEI) di Londra ha annunciato l'intenzione di collaborare alle attività relative al Combat Air System Tempest firmando una Dichiarazione di Intenti.

Un momento importante che segna l’inizio di una fase di analisi ad ampio spettro, dal modello di business allo share delle aziende partecipanti al progetto. Come raccontato da Pierfederico Scarpa, Strategy, Commercial and Marketing VP di Avio Aero, che per l’azienda ha firmato la dichiarazione: “questi programmi hanno orizzonti temporali di lungo termine, il Tempest prenderà il volo nel decennio successivo al prossimo ma nella fase attuale è molto importante avanzare nello sviluppo tecnologico al fine di acquisire tutti i fattori necessari per il successo del programma e - per quanto riguarda l’industria italiana e in particolare Avio Aero - posizionarsi come key player.”

La firma della Dichiarazione di Intenti fa seguito all'impegno del Regno Unito e dell’Italia verso una stretta collaborazione nell’ambito della difesa aerea, sia su prodotti come il Typhoon e l’F-35, sia sul Tempest, il velivolo di nuova generazione annunciato dal Regno Unito. I rispettivi governi hanno confermato la comune intenzione di mantenere una forte base industriale al fine di sviluppare le competenze strategiche e assicurare prosperità per entrambe le nazioni. L'Italia e il Regno Unito hanno una lunga storia di successo in programmi internazionali quali il Tornado, il Typhoon e l’F-35.

È proprio la collaborazione pluriennale dei due Stati a identificarli come partner naturali poiché, oltre a condividere un interesse verso potenziali attività congiunte per soddisfare i requisiti nazionali e internazionali, entrambe le Forze aeree gestiscono una flotta mista di Euofighter Typhoon e F-35, ovvero i predecessori (ancora in auge) del futuristico Tempest.

“È un atto per il futuro” afferma Scarpa “Personalmente sono grato a coloro che negli anni 80’ firmarono per Avio Aero gli accordi sull’Eurofigher Typhoon, sul quale nel 2019 siamo ancora operativi e lo saremo ancora per molto. Chi sarà al nostro posto dagli anni 2030 in avanti beneficerà allo stesso modo del lavoro da noi svolto oggi per arrivare a questa firma.”

Non è escluso che altri Stati entreranno in gioco (la Svezia lo ha già fatto) ma sicuramente per l’Italia essere in prima linea è un grande risultato. “Siamo orgogliosi di far parte di questa collaborazione strategica che rappresenta l’opportunità unica per la nostra azienda, per il settore cui apparteniamo e per l’Italia di mettere a disposizione la propria leadership industriale attraverso lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e competenze nel campo della propulsione aeronautica, facendo leva sul bagaglio di esperienze acquisite anche grazie al programma EJ200.” dichiara Riccardo Procacci, CEO di Avio Aero.

Secondo l’accordo, i partner lavoreranno insieme per definire un concetto innovativo e un modello di partnership che preveda la condivisione delle competenze acquisite, la definizione dei requisiti di prodotto e lo sviluppo tecnologico congiunto di sistemi di difesa aerea.

Cover image credits: Tempest BAE© Photographer, Peter Nicholls - Reuters