Culture

La più antica Università online

I millennial, e non solo, studiano sul web le lezioni dei professori, arricchite dalle testimonianze di leader aziendali, per ottenere un vero diploma dai più prestigiosi atenei.

Mar 2019

L’Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II di Svevia fu il primo sovrano della storia a fondare un’università laica nel 1224. Si dice, perché volesse preparare la corte agli incarichi dirigenziali, ma anche promuovere la formazione culturale del suo popolo. La fondò a Napoli, città in cui tutt’oggi l’Università Federico II rappresenta il perno dell’istruzione accademica per il sud Italia e l’eccellenza per diverse facoltà.  

A quasi otto secoli di distanza, dallo stesso ateneo e nella stessa città, è nata la prima piattaforma di On Line Education italiana che si chiama appropriatamente Federica.eu. Lo strumento didattico innovativo di Federica sono i Massive Online Open Courses (MOOC).: “Lavoriamo da 11 anni a questo progetto, producendo tutti i contenuti internamente grazie ad un team di Graphic Designer e Media Specialist che supporta i docenti.” Mauro Calise - Professore di Scienza Politica, Editore e Direttore di Federica – ci accoglie nella sede del Centro Federica Weblearning, affacciata sull’antico Castel dell’Ovo.

I MOOC sono corsi universitari online aperti a tutti, che contemplano un'ampia gamma di tematiche: dalle materie umanistiche alle scienze, dal diritto alla medicina e molto altro (arte, letteratura, business, marketing…). I contenuti sono interamente disponibili on line e includono video lezioni, approfondimenti multimediali, collegamenti e feedback immediati con i docenti e anche contributi di esperti e relatori provenienti da realtà aziendali.

 

"I MOOC danno l'opportunità di imparare e l’accesso all’istruzione da qualsiasi angolo d’Italia o del mondo, anche dove ciò viene ostacolato dalle condizioni economico-sociali"

La sinergia tra azienda e università è da sempre fondamentale per Avio Aero e, infatti, il business italiano di GE Aviation vanta una politica di networking dedicata alla ricerca, alla collaborazione tecnico scientifica e persino alla didattica con numerosi atenei nazionali e internazionali. In questo quadro, la collaborazione con Federica ha rappresentato un’entusiasmante novità, distinguendosi per la sua natura digitale e coinvolgendo il Chief Information Officer, Francesco Del Greco, in una lezione di Industria 4.0.

Del Greco, ospite nella video lezione del Professor Biagio Palumbo, ha contribuito al corso Industria 4.0 di Federica nella lezione sui Big Data and Analytics, orientata alle applicazioni industriali, spiegando come in azienda si raccolgono ed elaborano dati al fine di prendere decisioni in ambito industriale e sul mercato aeronautico. “Collaboro con Avio Aero dal 2006. Ho seguito una trentina di tesi e circa il 35% dei tesisti dopo la laurea è stato assunto a Pomigliano o Rivalta” dice Palumbo. “Ritengo che il diretto coinvolgimento di relatori aziendali quali docenti di un corso orientato a contenuti professionalizzanti, per esempio, ai soft skills, possa essere vincente. Il confronto tra aziende e comunità scientifiche è strategico per la crescita comune”.

Palumbo è professore di Statistica per la Ricerca Sperimentale e Tecnologica presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale alla Federico II. Insegna Statistica per la Tecnologia nell’ambito del nuovo percorso formativo orientato all'Advanced Manufacturing nato da un’iniziativa didattica sviluppata da Avio Aero con la Federico nel Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica per la Progettazione e la Produzione.

La sua collaborazione con l’azienda è stata sempre orientata ai metodi statistici per la qualità e l’innovazione in ambito ingegneristico. Stavolta invece la singolarità della collaborazione risiede nel fatto che un professionista del settore aeronautico finalmente affronta il tema della digital industrial revolution all’interno di un corso universitario organizzato da Federica, sposando in pieno, e con soddisfazione, la sua missione analogamente rivoluzionaria nei confronti dell’università tradizionale, ma anche di quella telematica commerciale.

“Federica conta 80mila iscritti ufficiali, e circa 5 milioni di accessi all’anno: è la prima in Europa per offerta formativa” continua il direttore, Professor Calise. “La differenza con la formazione a distanza o l’università telematica privata è netta: i nostri sono docenti universitari attivi negli atenei italiani, e il livello di contenuto di ogni corso è estremamente avanzato, riflette un’intensa attività internazionale di ricerca”.

I MOOC erogati dagli atenei sono pensati per un pubblico di utenti ampio ed eterogeneo. Non sono indirizzati unicamente ai Millennials, la generazione connessa 24 ore su 24, ma sono aperti a curiosi di ogni genere, formazione ed età: l’alta formazione universitaria si estende così anche a neolaureati e professionisti. Vi si accede facilmente e la varietà dei corsi è impressionante: 150 corsi, 5mila lezioni e addirittura 4 corsi di laurea (Ingegneria Meccanica, Informatica, Economia Aziendale e Scienze del turismo) completamente gratuiti. La formula si chiama Freemium, si può frequentare e beneficiare dei corsi, e, per poter poi dare gli esami, ci si iscrive all’università normalmente.

“I MOOC rappresentano anche un contributo rilevante alla Terza Missione dell’Università: forniscono l’opportunità di imparare e l’accesso all’istruzione da qualsiasi angolo d’Italia o del mondo, anche dove ciò viene ostacolato dalle condizioni economico-sociali” spiega Calise.

Il pregiudizio culturale, che intende ancora l’istruzione a distanza come un’alternativa di serie B rispetto a quella tradizionale, potrebbe forse riguardare l’università telematica commerciale o le piattaforme di recupero studentesco. I MOOC sono invece un’opzione d’avanguardia, ormai affermata con oltre cento milioni di learners.

I MOOC sono aperti a curiosi di ogni genere, formazione ed età: 150 corsi, 5mila lezioni e addirittura 4 corsi di laurea completamente gratuiti.

Questo è testimoniato dal gotha dell’Alta formazione, istituzioni come EdX (che tra l’altro distribuisce i corsi di Federica) o Coursera.  La prima è un'iniziativa di istruzione online senza scopo di lucro, fondata dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e dall'Università di Harvard. La seconda conta 30 milioni di iscritti ed è stata fondata dai docenti di informatica dell'Università di Stanford. Da sole, queste piattaforme coinvolgono un centinaio di università in tutto il mondo tra cui risaltano la Sorbonne, Georgetown, Princeton, Oxford, Cambridge, la Technical University of Munich, la Hong Kong Polytechnic University.

Stanford ha aperto la strada dei MOOC, come modello internazionale di successo: aperto a tutti, ma senza per questo abbassare gli standard accademici. Ad esempio, il corso di Mathematics for Machine Learning, lanciato recentemente dall’Imperial College, ha più di centomila iscritti, tutti in condizione di valutare gratuitamente le proprie capacità e propensioni. Alla fine, solo qualche migliaio riuscirà a conseguire il diploma.

L’apprendimento nei prossimi anni sarà sempre più misto, si allargherà a tutta la vita lavorativa, ed entro il 2030 i profili professionali si trasformeranno completamente: scompariranno molti dei lavori oggi esistenti. È per questo auspicabile ripensare anche al modo in cui prepararsi al futuro mondo del lavoro.

Cover image is courtesy of Federico II University